Soldi in arrivo con questo bonus Soldi in arrivo con questo bonus

Ricco bonus in arrivo: corri a fare domanda per te fino a 1400 euro

In un contesto demografico caratterizzato da un invecchiamento progressivo della popolazione, il Governo Meloni ha introdotto una serie di misure.

Questa iniziativa si inserisce all’interno del più ampio Decreto Anziani, presentato nel marzo scorso, che mira a migliorare la qualità della vita degli over 80 non autosufficienti attraverso un supporto economico destinato al pagamento dei servizi di assistenza.

Soldi in arrivo con questo bonus
Soldi in arrivo con questo bonus (Bajo.it)

Il Bonus Anziani è previsto come una misura sperimentale per gli anni 2025 e 2026. L’obiettivo è fornire un aiuto concreto agli anziani con più di 80 anni che si trovano in condizioni di bisogno essenziale gravissimo. La gestione delle domande e l’assegnazione del bonus saranno affidate all’INPS, che valuterà caso per caso sulla base dell’età, dello stato di salute e dei limiti di reddito degli aspiranti beneficiari. Per accedere al bonus sarà necessario non superare una soglia ISEE fissata a 6mila euro ed essere titolari (o avere i requisiti) dell’indennità di accompagnamento.

Un contributo fino a quasi 1400 euro mensili

Il cuore dell’iniziativa è rappresentato dall’importo dell’assegno mensile previsto: fino a 850 euro destinati all’assistenza diretta. A questa cifra può aggiungersi l’indennità di accompagnamento, portando il totale disponibile per ogni beneficiario ad una somma vicina ai 1400 euro mensili. Un aspetto importante da sottolineare è che tale contributo non potrà essere soggetto a pignoramenti né influirà sulla dichiarazione dei redditi degli interessati.

Bonus da non perdere
Bonus da non perdere (Bajo.it)

Per garantire che il bonus venga utilizzato effettivamente per le finalità previste, sono state stabilite delle condizioni molto precise riguardanti la spendibilità della somma ricevuta. Il denaro potrà essere impiegato esclusivamente per remunerare i lavoratori domestici incaricati dell’assistenza o le imprese specializzate nel fornire servizi socio-assistenziali non residenziali. Inoltre, sarà necessario rispettare i contratti collettivi nazionali del settore nell’instaurazione dei rapporti lavorativi.

Sebbene le domande non siano ancora aperte e manchino alcuni dettagli operativi da definire nei prossimi mesi, questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento delle esigenze specifiche degli anziani non autosufficienti e la volontà politica di offrire loro supporto concreto nella gestione quotidiana delle loro necessità assistenziali.