Un fattore di intrigo ha segnato la cronaca di Genova con gli arresti di un gruppo di truffatori la scorsa settimana. L’organizzazione è stata scoperta mentre progettava furti di orologi di lusso ai danni di turisti in località di alta classe come la Spagna e la Costa Azzurra. Le indagini rivelano che questa decisione era scaturita da una serie di arresti avvenuti nel Nord Italia, costringendo i membri del gruppo a cercare nuove opportunità di guadagno.
La progettazione dei furti tra Spagna e Costa Azzurra
Attraverso un attento lavoro di intelligence, i carabinieri, sotto la guida del colonnello Michele Lastella e dei pubblici ministeri Luca Monteverde e Luca Scorza Azzarà, hanno ricostruito il percorso dei criminali. In particolare, nell’estate del 2023 sono stati annotati due viaggi a Marbella, in Spagna, seguiti da una trasferta in Costa Azzurra, dove i furti erano stati pianificati nei minimi dettagli. I membri dell’organizzazione discutevano anche questioni logistiche come l’uso di armi durante le operazioni. Dall’ordinanza emessa risulta che esistevano piani precisi riguardanti sia il viaggio che l’esecuzione dei colpi.
Marco Macor, uno dei leader di questo gruppo criminale e noto per il suo ruolo nel film Gomorra, ha avuto un ruolo centrale in queste attività. Quando è stato fermato dagli inquirenti, aveva con sé una pistola Beretta con la matricola abrasa, un chiaro segnale della sua coinvolgente nelle rapine pianificate. L’arma, secondo gli investigatori, era determinante per intimidire le potenziali vittime. Ora, gli inquirenti stanno cercando di capire se il gruppo sia riuscito a compiere i colpi previsti e il numero esatto di furti portati a termine.
L’arresto e la scoperta di un sistema collaudato
Durante l’operazione scattata dai carabinieri, sono state arrestate 29 persone. Le indagini hanno rivelato che l’organizzazione era molto attiva e che avrebbe messo a segno circa 45 colpi, raccogliendo un bottino complessivo di circa 700 mila euro. La tecnica impiegata era quella del finto incidente stradale, fatto apparire come involontario da un parente della vittima. Questa modalità è stata utilizzata da più di un gruppo nel passato, andando a colpire persone di alto profilo in vacanza.
Il modus operandi studiato ha mostrato una certa astuzia, progettando attentamente le rapine e mantenendo alta la cautela durante le fasi di esecuzione e fuga. L’organizzazione non ha solo dimostrato audacia, ma ha anche approfittato della vulnerabilità delle vittime in situazioni di emergenza. Questo ha creato un ambiente ideale per colpire e fuggire senza destare sospetti. La sicurezza e la protezione dei turisti sono ora al centro dell’attenzione, poiché la paura di futuri incidenti di questo tipo può influenzare le decisioni di molti.
Mentre le autorità continuano a indagare su ulteriori dettagli coinvolti in questo caso, il messaggio è chiaro: le operazioni contro la criminalità organizzata continueranno e che ogni sforzo è rivolto alla protezione dei cittadini e dei visitatori.