Il vulcano Etna, il più alto e attivo d’Europa, sta vivendo un’intensa attività eruttiva che attira migliaia di visitatori desiderosi di osservare il fenomeno da vicino. Tuttavia, i rischi associati a questo evento naturale non possono essere sottovalutati. Il capo dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana, Salvo Cocina, fornisce un resoconto dettagliato della situazione attuale.
L’attività eruttiva e il monitoraggio del vulcano
Recentemente, l’Etna ha visto una colata di lava di tipo turistico, circoscritta in un’area remota. Secondo le previsioni, la colata potrebbe estendersi fino a duecento metri più in basso. Cocina ha evidenziato come il tremore del vulcano sia diminuito, raggiungendo valori medio-bassi, ma ha avvertito che i visitatori sono una fonte di preoccupazione per la sicurezza. Durante il fine settimana passato, circa duemila persone si sono recate per assistere all’eruzione, mettendo a dura prova le infrastrutture locali già in difficoltà.
Strade provinciali, spesso di dimensioni ridotte e non preparate ad affrontare un simile afflusso, hanno subito blocchi e ostruzioni, rendendo difficile non solo l’accesso ai turisti ma anche quello dei mezzi di soccorso. Le vie di comunicazione nel territorio circostante l’Etna hanno mostrato segni di stress e necessitano di una valutazione per garantire la sicurezza di tutti.
La difficoltà di accesso e le condizioni del territorio
Per raggiungere il fronte lavico, è necessario percorrere una pista e successivamente affrontare un tratto di circa 5,5 chilometri, spesso in condizioni di scarsa visibilità e freddo. Molti visitatori non sono attrezzati adeguatamente per affrontare questi percorsi difficili e i relativi rischi. Cocina ha avvertito che alcune aree del terreno possono sembrare sicure, mentre in realtà nascondono insidie, come la neve ghiacciata che cede al peso, causando possibili incidenti.
Le condizioni del terreno possono risultare ingannevoli, e la mancanza di preparazione adeguata può esporre i turisti a seri pericoli. Questo suggerisce l’importanza di un’informazione corretta e di cartelli che avvisino i visitatori sui rischi, contribuendo così a ridurre eventi sfortunati.
Le misure di sicurezza e le trasgressioni alle ordinanze
In merito alla sicurezza, Cocina ha affermato che le denunce per le violazioni delle ordinanze comunali sono state poche, limitate dalla difficoltà di controllare un numero così elevato di persone. La Protezione civile opera a supporto delle autorità locali, ma l’incombenza di una sorveglianza attiva in tali situazioni può risultare complessa. Con un numero così alto di visitatori, emerge la necessità di strategie più efficaci per gestire e monitorare l’afflusso.
Cocina ha sottolineato l’importanza della prudenza e della consapevolezza pubblica, affermando che, sebbene non ci siano stati feriti gravi, i visitatori devono rimanere attenti alle condizioni del territorio. Riguardo alle preoccupazioni per gli sciatori che si trovavano vicino alla colata, ha chiarito che quelle immagini risalgono ai primi giorni dell’eruzione, e successivamente non ci sono stati episodi simili. La sicurezza rimane la priorità, e misure di prevenzione sono essenziali durante questo periodo di attività vulcanica.