Il 22 febbraio 2025 segna un momento significativo per la memoria collettiva di Roma. In questa data ricorre il 45esimo anniversario dell’omicidio di Valerio Verbano, un giovane militante di autonomia operaia, ucciso a soli 18 anni. La commemorazione di Verbano si svolge in via Monte Bianco, dove un grande gruppo di attivisti, collettivi e studenti si è radunato per onorare la sua memoria, sventolando bandiere rosse e simboli di solidarietà palestinese. Questa manifestazione rappresenta un’importante occasione di riflessione e di riattivazione dei valori antifascisti, in un periodo in cui le tensioni sociali tornano a emergere.
Il ricordo di Valerio Verbano e il suo impatto
L’omicidio di Valerio Verbano avvenne nel 1980, quando un gruppo di neofascisti fece irruzione nella sua abitazione, assassinando il ragazzo e sequestrando i suoi genitori per diverse ore. Questo evento ha lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo e politico italiano, simbolizzando non solo l’estremismo violento di quel periodo, ma anche la brutalità della repressione contro le idee di sinistra e la resistenza. La manifestazione di quest’anno è un richiamo a non dimenticare e a continuare a lottare contro ogni forma di violenza e intolleranza.
Durante l’evento, i manifestanti hanno intonato slogan potenti come “Uccidono un compagno, ne nascono altri cento”, riprendendo la memoria di Verbano come esempio di lotta e resistenza. Queste parole risuonano nel cuore di molti, che vedono in lui non solo una vittima, ma anche un simbolo della perseveranza e della voglia di combattere per i diritti e la giustizia.
Attività e partecipazione alla commemorazione
Alla manifestazione hanno preso parte diversi esponenti politici e culturali, tra cui Enzo Foschi, segretario del Partito Democratico di Roma, insieme a Marco Miccoli. Presenti anche Natale Di Cola, segretario della Cgil di Roma e Lazio, e personalità del mondo del fumetto e dell’editoria come Zerocalcare e Christian Raimo. La loro partecipazione ribadisce l’importanza di tale commemorazione nel contesto attuale, caratterizzato da un crescente revival di ideologie estremiste.
La giornata si è arricchita ulteriormente con un concerto previsto per le 20 in via Monte Ruggero, destinato a celebrare la memoria di Valerio Verbano attraverso la musica. Questo evento non è solo un modo per ricordare una tragedia del passato, ma rappresenta anche un momento di unione e celebrazione dei valori di libertà, giustizia e uguaglianza.
La cerimonia ufficiale: un gesto simbolico
La mattina del 22 febbraio ha avuto luogo una cerimonia ufficiale di commemorazione, durante la quale è stata deposta una corona di alloro davanti all’abitazione di Verbano, in via Monte Bianco 112. L’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, ha partecipato all’evento, sottolineando l’importanza di ricordare Valerio e la violenza che subì. Smeriglio ha descritto l’omicidio come un atto vile e ha messo in evidenza non solo l’impunità dei colpevoli, ma anche il dolore lasciato alle famiglie e alla comunità.
La cerimonia ha rappresentato un momento di raccoglimento e di riflessione su ciò che è accaduto, evidenziando la necessità di mantenere viva la memoria storica. La figura di Valerio Verbano continua a ispirare giovani e meno giovani nella loro lotta contro l’ingiustizia, dimostrando che il suo sacrificio non è stato vano.
Il 45esimo anniversario dell’uccisione di Valerio Verbano serve, quindi, come monito a restare vigili contro l’odio e la violenza, e a ricordare tutto ciò che rappresenta la sua vita e le sue idee. La forza della commemorazione di questa giornata dimostra quanto sia vitale mantenere viva la voce di chi ha lottato e continua a lottare per un mondo migliore.