Claudio Ranieri ha salvato il Cagliari in una stagione incredibile e ha poi deciso di dire addio al calcio. Ma come mai ha preso questa decisione?
Probabilmente aveva dato tutto e ora si vuole godere la famiglia, a 72 anni il tecnico di Testaccio ha deciso di dire basta appendendo il fischietto da allenatore al chiodo.
Lo ha ufficializzato con un video sul canale Instagram del Cagliari: “Una promozione che non ci aspettavamo così immediata quando arrivai a gennaio 2023 e poi questa salvezza ho deciso che la cosa giusta era lasciare adesso. A malincuore, perché è stata una decisione dura e sofferta. Preferisco andare via così che magari un altro anno che le cose non vanno bene. Voglio lasciare un ricordo bello alla gente. Mi auguro di essere ricordato come una persona positiva, senza i tifosi non ce l’avremmo fatta. Sono molto orgoglioso di voi”.
Una salvezza clamorosa arrivata alla penultima giornata grazie a una vittoria al Mapei Stadium che ha condannato di fatto il Sassuolo alla retrocessione. La gara sembrava di fatto destinata al pareggio a reti inviolate fino a che al minuto 71 il match veniva sbloccato da una giocata di Prati. Nella ripresa al minuto 91 su calcio di rigore il match lo decideva di fatto, con la ciliegina sulla torta, Gianluca Lapadula.
Chi è Claudio Ranieri?
Difficile rispondere in poche domande alla domanda “Chi è Claudio Ranieri?”. Sicuramente un gentiluomo che ha fatto tantissime cose importanti nel calcio che conta. Dopo una carriera da calciatore in cui si era legato in tutto e per tutto al Catanzaro diventando protagonista di ben quattro stagioni di fila in Serie A e ancora Roma all’esordio, Catania e Palermo.
La sua avventura da allenatore iniziava nel 1986/87 al Vigor Lamezia nel campionato Interregionale. Col grande salto che arriva nel 1988 proprio a Cagliari dove in tre anni porta la squadra dall’allora Serie C1 in A. Dopo un anno e mezzo al Napoli non eccezionale, riporta in Serie A la Fiorentina per poi volare in Spagna dove guida Valencia e Atletico Madrid prima di passare per quattro anni al Chelsea e di tornare al Valencia.
Nel febbraio del 2007 torna in Italia al Parma per poi vivere due stagioni straordinarie con la Juventus. A settembre 2009 arriva però il suo momento più emozionante con la chiamata da parte della Roma, per poi passare a Roma e Monaco.
Il momento più alto però lo tocca al Leicester dove addirittura al primo colpo riesce a vincere la Premier League in un campionato davvero impossibile da credere. Chiude guidando Fulham, ancora la Roma, Sampdoria, Watford e Cagliari.