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Edwige Fenech racconta il suo trasferimento a Lisbona: una nuova vita in Portogallo a 76 anni

Edwige Fenech, celebre attrice e produttrice, offre uno sguardo intimo sul suo recente trasferimento a Lisbona, un cambiamento radicale che ha segnato la sua vita a 76 anni. In un’intervista a ‘Domenica In’ con Mara Venier, Fenech ha condiviso la motivazione dietro questa scelta e cosa ha significato per lei portare con sé la propria famiglia in questo nuovo capitolo. Un racconto di coraggio e rinascita che invita a riflettere sull’importanza della famiglia e delle nuove esperienze.

Il trasferimento a lisbona: una scelta coraggiosa

All’età di 76 anni, Edwige Fenech ha deciso di lasciare tutto ciò che conosceva per iniziare una nuova vita in Portogallo. La storica attrice, naturalizzata italiana, ha condiviso con i telespettatori la sua decisione di spostare i suoi affetti a Lisbona, una città che per lei rappresenta una rinascita. “Ho lasciato tutto, ho portato anche la mamma e la gatta. Tutti a Lisbona,” ha dichiarato Fenech, sottolineando quanto fosse importante per lei avere al suo fianco i propri cari in questo cambiamento così significativo.

Il trasferimento in un paese straniero e la difficoltà di reinventarsi, soprattutto in un momento della vita in cui molti si attengono alla familiarità, non sono passati inosservati. L’attrice ha confessato che la decisione di voltare pagina è scaturita dal desiderio di ricominciare. “Ti trovi in un momento in cui senti di dover voltare pagina, ricominciare. È quello che ho sentito,” ha detto.

Affrontare le sfide del cambiamento

La scelta di trasferirsi a Lisbona non è stata semplice. A due anni dal compimento dei 70 anni, Fenech ha dovuto affrontare l’incertezza e anche la paura di trovarsi in un ambiente totalmente nuovo. “Non conoscevo nessuno e per di più, credo che avessi già 69 anni, non è che fossi una bambina,” ha affermato, evidenziando le complessità legate a un cambiamento di vita in una fase avanzata della sua esistenza. Il supporto della sua famiglia è stato cruciale in questo contesto, poiché il suo desiderio di partire ha influenzato anche il figlio Edwin e la nuora Camille, che hanno scelto di seguirla in Portogallo.

Fenech ha descritto quel momento come un grande regalo e ha condiviso con affetto la gioia di avere due nipoti, uno già presente e il secondo nato dopo il loro trasferimento. Questi eventi familiari hanno certamente portato una luce nuova nella sua vita, rendendo la nuova home experience ancor più significativa.

Un ricordo indelebile e una nuova vita

Strutturare una nuova vita non è solo una questione di spazi fisici, ma anche di emozioni e memorie. Durante l’intervista, Edwige ha espresso il suo dolore per la perdita della madre, avvenuta nel luglio scorso. Racconta commossa il legame particolare che aveva con lei, menzionando che vivevano insieme e che la madre è morta tra le sue braccia. “Mamma se n’è andata il 26 luglio, però è sempre presente,” ha dichiarato, evidenziando come il ricordo e l’amore per sua madre la accompagnino ancora, nonostante la distanza e il cambiamento di vita.

La storia di Edwige Fenech ci ricorda che la vita è fatta di cicli e trasformazioni, e che anche nelle fasi più mature ci si può sempre reinventare. Con il suo esempio, offre uno spunto di riflessione su come le scelte coraggiose e la presenza degli affetti possano rendere più luminosa anche la più difficile delle fasi della vita.

Redazione Bajo

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