Due bambine di un anno, giunte giovedì sera da Gaza, sono attualmente ricoverate presso il noto ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Le piccole, accompagnate dalle loro madri e sorelle, sono state trasferite al Pronto soccorso del Gianicolo, dove sono state immediatamente prese in carico da un’équipe medica specializzata, a causa delle loro gravi condizioni cliniche.
Una delle bambine è affetta da leucemia acuta e presenta una grave forma di polmonite bilaterale, motivo per cui è stata collocata in prognosi riservata sotto la supervisione del professor Franco Locatelli, noto specialista in oncologia pediatrica. L’altra paziente, invece, è affetta da cardiopatia congenita e attualmente è ricoverata nel reparto di Cardiologia, diretto dal professor Lorenzo Galletti. Entrambe le ragazze necessitano di un piano diagnostico e terapeutico di alta complessità, che è già in fase di attuazione. L’equipe medica sta eseguendo approfondimenti per definire il miglior approccio terapeutico a supporto delle loro condizioni di salute.
A sostegno delle due bambine e dei loro familiari è stato immediatamente attivato un servizio di accoglienza e mediazione culturale, finalizzato a facilitare la comunicazione e l’integrazione all’interno dell’ospedale. Questo servizio è fondamentale per garantire un supporto adeguato alle famiglie, molti dei quali si trovano ad affrontare un trauma significativo legato alla situazione di emergenza in cui si trovano. L’ospedale Bambino Gesù, con grande attenzione, mira a garantire un ambiente accogliente e solidale, che possa alleviare almeno in parte le preoccupazioni e le ansie dei genitori.
Con l’arrivo delle due bambine, il numero totale di minori palestinesi curati dall’ospedale dall’inizio del conflitto il 7 settembre 2023 sale a undici. Tiziano Onesti, presidente della Fondazione Bambino Gesù, sottolinea l’importanza del mandato umanitario dell’ospedale, che si prefigge di fornire assistenza a tutti i bambini bisognosi di cure, derivante principalmente dalle zone di conflitto. Attraverso un impegno costante, l’ospedale non solo si occupa della salute fisica dei piccoli pazienti, ma lavora anche per tutelare la loro dignità e il benessere delle famiglie.
L’ospedale rimane un faro di speranza per i bambini e le famiglie che affrontano situazioni critiche, mettendo in evidenza la solidarietà internazionale e l’impegno nei confronti della cura pediatrica, specialmente in contesti segnati da conflitti e difficoltà umanitarie.
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