Il ladri sembrano non avere freni, ecco come spillano i soldi adesso. Rischi anche per la tua salute se sei troppo vicino.
A Compiobbi, una tranquilla frazione nel Comune di Fiesole, nel Fiorentino, si è vissuta una notte da incubo. Alcuni ladri audaci, in un’operazione che ricorda le scene di un film d’azione, hanno fatto saltare in aria lo sportello di un bancomat. Un’esplosione che ha risvegliato gli abitanti e ha devastato un’auto parcheggiata nelle vicinanze, rendendo necessaria l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri. Le indagini sono in pieno svolgimento per capire chi siano gli autori di questo crimine.
È stato un forte boato che ha stravolto la quiete della notte a Compiobbi. Nel cuore della frazione, in piazza Mazzini, alcuni malviventi hanno deciso di agire, facendo esplodere lo sportello di un bancomat. È accaduto intorno alle 2.25, un momento in cui la maggior parte delle persone dormiva tranquillamente, ignara del caos imminente. Le sirene dei Vigili del Fuoco hanno squarciato il silenzio, allertando anche i residenti, che si sono svegliati spaventati.
I pompieri, giunti dal distaccamento di Pontassieve, hanno dovuto controllare i locali, dove il fumo e le polveri erano evidenti. L’intervento è stato tempestivo. Come in un film, i vigili hanno rimosso i detriti in mezzo a una scena di distruzione e hanno messo in sicurezza l’area. Ma non è tutto; anche un’auto nelle vicinanze ha subito dei danni, evidenziando quanto l’esplosione abbia avuto un impatto devastante. La situazione ha messo in moto una serie di eventi, dalla rimozione dei rottami al necessario isolamento dell’area.
Finora, non è ancora chiaro quanto denaro sia riuscito a portare via la banda di ladri. Tuttavia, ciò che si sa è che i Carabinieri sono stati allertati da una segnalazione arrivata al numero d’emergenza 112. Le forze dell’ordine, coadiuvate dal nucleo radiomobile, hanno subito iniziato a effettuare rilievi e raccolta di informazioni per dare avvio alle indagini, affidate ai militari della compagnia di Firenze.
Una volta di più, è emersa in tutta la sua crudeltà la tecnica della “marmotta”, utilizzata dai malviventi per effettuare furti tramite esplosioni. Ma che cos’è precisamente? In sostanza, si tratta di un dispositivo di metallo che, a un’estremità, contiene una sorta di cono atto a contenere polvere da sparo. Le possibilità di usare fino a mezzo chilo di esplosivo rendono questa tecnica alquanto pericolosa e devastante. L’altra estremità ospita una miccia, accesa dopo che il congegno è stato posizionato all’interno di un foro scavato nello sportello del bancomat, inciso tramite un trapano.
Il nome “marmotta” non è casuale; sembra che derivi dal rumore che il dispositivo emette prima dell’esplosione, un fischio che ricorda il verso di questo roditore. Questo fenomeno non è isolato. La strategia delle esplosioni dei bancomat ha visto un incremento in tutta Italia. Solo pochi giorni fa, un episodio simile è accaduto a Torino, dove un bancomat Unicredit è esploso in piazza Sofia, scatenando l’immediato intervento delle forze dell’ordine per delimitare l’area e avviare le indagini necessarie. L’andamento di tali crimini suggerisce una preoccupante tendenza che le autorità stanno cercando di contrastare con maggiore efficacia.
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