La scomparsa di Francesco Occhiuto, un giovane di appena 30 anni, ha lasciato un segno profondo nella comunità di Cosenza. Durante i funerali, officiati dalla figura ecclesiastica di spicco dell’arcidiocesi, sono emerse forti emozioni e molti hanno partecipato per onorare la memoria di un ragazzo che aveva legami con importanti personalità regionali. Questo tragico evento avviene in un contesto di grande affetto e solidarietà verso la sua famiglia.
La vita di Francesco Occhiuto si è spezzata nella notte tra venerdì e sabato, a causa di un incidente avvenuto all’interno dell’abitazione della sua famiglia. Francesco è caduto dall’ottavo piano di un palazzo in viale Giacomo Mancini. Le cause di questo tragico evento sono ancora sotto indagine, lasciando un alone di mistero e domande irrisolte. La notizia della sua morte ha scosso la comunità locale e oltre, portando molte persone a riflettere sull’importanza della vita e sulle fragilità umane.
La sua figura non era solo quella di un giovane uomo, ma anche quella del secondogenito di Mario Occhiuto, noto senatore ed ex sindaco di Cosenza. Inoltre, Francesco era nipote dell’attuale presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che in questi momenti difficili ha ricevuto supporto da parte di tanti, mostrando la forza del legame familiare e della comunità.
La chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa di viale Cosmai si è rivelata un luogo di raccoglimento profondo per quanti hanno voluto omaggiare Francesco. Presenti numerosi volti noti della politica italiana, tra cui parlamentari e rappresentanti locali, la cerimonia ha visto la partecipazione anche della sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, della prefetta di Cosenza, Rosa Maria Padovano, e del sindaco Franz Caruso. Questo ampio afflusso testimonia la stima che riceveva Francesco e la solidarietà verso la sua famiglia.
Monsignor Nardino Bonanno, vescovo emerito di San Marco Argentano, ha officiato la cerimonia, ricordando la profondità del dolore ma anche l’importanza della fede in momenti così critici. Le sue parole hanno risuonato con forza, esprimendo concetti di sostegno e speranza, evidenziando quanto la spiritualità possa aiutare a fronteggiare momenti di crisi.
La cerimonia ha visto anche una forte presenza di giovani, amici di Francesco e dei suoi due fratelli, che hanno voluto dare un ultimo saluto. La vista della chiesa gremita, con centinaia di persone radunate anche all’esterno, ha dimostrato quanto la comunità calabrese si fosse stretta attorno alla famiglia Occhiuto. Al termine della funzione, quando il feretro è uscito dall’edificio, i presenti hanno applaudito in segno di rispetto e affetto, creando un’atmosfera di grande condivisione del dolore.
Questo episodio non solo segna la tragica perdita di un giovane, ma anche il senso di appartenenza e solidarietà che può unirci in momenti difficili. Il ricordo di Francesco Occhiuto rimarrà vivo nei cuori di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e nelle narrazioni degl’eventi che hanno segnato la sua vita.
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