Napoli: edicolante minacciata con una spranga di ferro a causa delle carte Pokemon

Un’aggressione in un’edicola di Napoli, scatenata dalla mancanza di carte Pokemon, evidenzia il crescente malcontento tra i clienti e il rischio di violenza nel settore.

Un episodio di violenza ha scosso Napoli, dove un’edicola è diventata teatro di una minaccia realmente inquietante. Il 11 febbraio, una donna, che gestisce l’attività, è stata aggredita da un cliente arrabbiato per la mancanza delle famose carte da gioco Pokemon. La situazione è degenerata rapidamente, portando il cliente a utilizzare una spranga di ferro in un gesto di intimidazione inaccettabile. Questo caso non solo evidenzia un problema di distribuzione dei materiali di vendita, ma mette anche in luce il crescente malcontento tra i clienti, che può trasformarsi in episodi di violenza.

La dinamica dell’aggressione

L’incidente è avvenuto intorno alle sette del mattino, poco dopo l’apertura dell’edicola. L’edicolante, che ha scelto di mantenere l’anonimato, ha raccontato di come abbia visto avvicinarsi un uomo con una spranga di ferro. Sebbene la donna avesse notato l’oggetto e fosse preoccupata, non si aspettava un’esplosione di violenza. “Quando ho spiegato che non avevo ricevuto le confezioni di carte, la sua reazione è stata sopra le righe. Ho avuto paura e sono rimasta paralizzata”, ha dichiarato, rievocando i minuti interminabili di terrore. Solo dopo l’intervento di alcuni clienti e amici del bar vicino, l’aggressore ha rinunciato a continuare la sua minaccia e ha abbandonato il locale.

La denuncia del sindacato edicolanti

A seguito di questo grave episodio, il sindacato degli edicolanti ha denunciato l’accaduto, esprimendo la propria indignazione in merito alla violenza subita dalla lavoratrice. Aldo Esposito, coordinatore regionale di Sinagi Campania, ha sottolineato che “nessun lavoratore deve subire intimidazioni o violenze nello svolgimento della propria attività”. Esposito ha anche rimarcato un problema ricorrente legato alla distribuzione delle carte Pokemon, in particolare delle scatole di “Pokemon Evoluzioni Prismatiche”, spesso insufficienti per soddisfare la domanda dei clienti. La scarsa fornitura non solo danneggia economicamente gli edicolanti, ma crea anche tensione fra i consumatori, che in alcune situazioni può scaturire in violenza.

Un’attività familiare in pericolo

L’edicolante ha raccontato di come la sua famiglia gestisca l’edicola da tre generazioni senza mai affrontare simili problemi. Tuttavia, ha notato come l’antica passione per le carte Pokemon abbia attratto anche persone più interessate a un guadagno veloce piuttosto che al semplice collezionismo. Questo fenomeno ha portato a forme di speculazione che alterano la normale dinamicità del mercato. La venditrice ha precisato: “Ogni scatola di carte venduta frutta 10 euro a me, ma speculatori online riescono ad ottenere molto di più, trasformando quel che dovrebbe essere un gioco in un’ossessione per il guadagno”. Pur non avendo denunciato l’aggressore, per non creare allarmi nella sua famiglia, l’edicolante ha messo in evidenza il clima di paura che può derivare da certi comportamenti.

Questo episodio di Napoli rappresenta non solo un avvenimento isolato, ma un campanello d’allarme per una questione, quella della disponibilità delle carte Pokemon, che rischia di degenerare in ulteriori situazioni simili.

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