Sembra di rivivere l’incubo delle “gang di Latinos” a Milano; un capotreno è stato accoltellato da un giovane.
Un episodio sconvolgente ha colpito la stazione di Genova Rivarolo, dove un capotreno è stato accoltellato a causa di un controllo biglietti. Due giovani, un ragazzo di 21 anni e una ragazza di appena 16 anni, sono stati coinvolti in una situazione che ha dell’incredibile, sfociando in violenza e provocando anche uno sciopero dei treni. Scopriamo più nel dettaglio cosa è accaduto e le ripercussioni dell’evento.
L’episodio si è verificato lunedì pomeriggio quando il capotreno, un uomo di 44 anni, si è trovato a dover effettuare controlli sui biglietti di un treno regionale, partito da Genova Brignole e diretto a Busalla. Poco prima di arrivare alla stazione di Rivarolo, ha incrociato la coppia, che viaggiava senza biglietto. Da quanto si apprende, il controllore ha chiesto ai due di sanare la loro posizione, un’azione di routine che purtroppo ha scatenato una reazione inaspettata.
Di fronte al rifiuto di collaborare, il capotreno ha preso la decisione di far scendere i giovani dalla carrozza, fermando il treno. Ma, la situazione è rapidamente degenerata. La 16enne ha iniziato ad aggredire verbalmente il capotreno e alcuni testimoni sostengono che abbia anche sferrato schiaffi e calci. È in questo contesto che il 21enne ha tirato fuori un coltello, colpendo l’incaricato di pubblico servizio.
Le conseguenze dell’aggressione
Immediatamente dopo l’aggressione, il capotreno ha ricevuto assistenza dai passeggeri presenti e dai soccorso sanitari del 118, che sono arrivati prontamente. Le ferite riportate dal 44enne sono state immediatamente giudicate serie, tanto da richiedere il trasporto d’urgenza all’ospedale Villa Scassi di Genova in codice rosso.
Le analisi mediche hanno escluso lesioni mortali, il che ha permesso un sospiro di sollievo generale. Tuttavia, il capotreno ha subito un colpo al braccio e alla scapola sinistra e, nonostante sia stato medicato, la prognosi è stata fissata a 15 giorni, un chiaro segno della gravità della situazione. Questo episodio ha provocato grande scalpore non solo tra i passeggeri del treno, ma anche tra i lavoratori delle ferrovie, portando a una reazione immediata.
Il caso ci riporta con la mente al drammatico episodio del 2015 in cui un capotreno rischiò di perdere un braccio a Milano dopo essere stato assalito con un machete da un paio di giovani senza biglietto; si scoprì in seguito che apparentavano ad una banda di strada legata alle Panidllas sudamericane.
La reazione delle ferrovie e scioperi
Facendo seguito alla violenza subita dal capotreno, è stato indetto uno sciopero dei treni per oggi, 5 novembre, con una durata di 8 ore, dalle 9 alle 17. Lo sciopero ha coinvolto diverse compagnie ferroviarie, tra cui Trenitalia, Trenord e Italo Ntv. Questo genere di reazione è diventato un segnale forte da parte dei lavoratori delle ferrovie, desiderosi di mettere in evidenza la necessità di maggiore sicurezza e protezione per chi lavora nel settore.
Molti pendolari e viaggiatori hanno espresso preoccupazione per l’inasprimento dei toni durante i controlli e il clamore creato da questo evento. L’accaduto ha messo in luce una realtà complessa, dove il lavoro di controllo da parte del personale ferroviario può davvero sfociare in situazioni pericolose.
Questo evento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nei trasporti pubblici e su come la società possa affrontare la crescente violenza contro i lavoratori dei servizi pubblici. La necessità di maggiori misure protettive appare più che mai urgente e richiesta da un contesto sempre più complicato.