Pietro Sordillo festeggia 101 anni, omaggiato dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri

Il centunesimo compleanno di Pietro Sordillo, ex maresciallo dei carabinieri, è stato celebrato a Montemiletto con riconoscimenti e omaggi da parte del comandante generale e colleghi in congedo.

Il giorno in cui si festeggia il centunesimo compleanno è sempre un evento significativo, ma nel caso di Pietro Sordillo, ex maresciallo dei carabinieri, si trasforma in una celebrazione ricca di emozioni e ricordi. Nella sua residenza a Montemiletto, in provincia di Avellino, il festeggiato ha ricevuto la visita del comandante generale dell’Arma, il generale di corpo d’armata Salvatore Longo. Con lui, un folto gruppo di carabinieri in congedo e il comandante provinciale Domenico Albanese hanno reso omaggio alla lunga carriera e all’esemplare dedizione di Sordillo.

Un legame profondo con l’Arma

Pietro Sordillo, con un servizio attivo nei carabinieri durante periodi storicamente complessi, ha lavorato in città come Roma, Frosinone e Bologna, contribuendo alla sicurezza e alla legalità. La sua carriera, iniziata molti anni prima, è sempre stata caratterizzata da un forte senso del dovere e da una passione per il lavoro che non conosce confini. Anche dopo la pensione, il suo legame con l’Arma è rimasto saldo e profondo. Questa essenza è stata riconosciuta dal generale Longo, che ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza di avere figure come Sordillo come modello per le nuove generazioni di carabinieri.

Una celebrazione carica di emozioni

Il compleanno di Pietro Sordillo non è stato solo un momento di festa, ma anche un’occasione per riflessioni e ricordi. La visita dal comandante generale è stata inaspettata e ha lasciato un segno profondo in Sordillo. Alla presenza di amici e colleghi, il festeggiato è stato abbracciato dal generale Longo, il quale ha condiviso parole sincere e toccanti. «Sordillo è un esempio per tutti, soprattutto per i più giovani», ha affermato il generale, mettendo in risalto come il suo operato rappresenti un ideale per chi oggi indossa la divisa. L’emozione nel viso di Sordillo rifletteva non solo la gioia per i festeggiamenti, ma anche la gratitudine per aver fatto parte di un’istituzione tanto rispettata.

Riconoscimenti e onori

Nel corso della cerimonia, oltre agli auguri, non sono mancati riconoscimenti simbolici per il servizio prestato. La presenza di una delegazione dell’associazione dei carabinieri in congedo ha ulteriormente sottolineato quanto Sordillo sia stimato e amato tra i suoi ex colleghi. La presenza di figure di rilievo dell’Arma ha reso questo compleanno un momento significativo non solo per il festeggiato, ma anche per chi lo circonda. L’atto di rendere omaggio a un veterano come Sordillo non è solo un riconoscimento personale, ma rappresenta un tributo all’intera forza dell’ordine e ai valori che essa incarna.

La testimonianza di un’eredità duratura

La storia di Pietro Sordillo non è solo la cronaca di una lunga carriera, ma è anche una lezione di vita e di impegno per le generazioni future. Con il suo straordinario traguardo di 101 anni, Sordillo è la rappresentazione vivente del motto “Nei secoli fedele”, che distingue i carabinieri nel loro operato quotidiano. La sua esperienza di vita, le sfide affrontate e le vittorie ottenute rimangono un faro per tutti coloro che desiderano servire la comunità con integrità e dedizione. Celebrare un simile anniversario è un modo per riaffermare il valore degli ideali che Sordillo ha incarnato per tutta la vita.

L’evento di Montemiletto si è quindi compiuto non solo come una festa, ma anche come un tributo alla storia e ai valori fondamentali che guidano l’Arma dei carabinieri, rappresentando un legame eterno tra il passato e il futuro.

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