A Rimini, l’incidente probatorio di ieri ha messo in luce dettagli importanti riguardo il caso di omicidio di Pierina Paganelli. Le immagini riprese da una telecamera di sicurezza sembrano correlare Luis Dassilva, in carcere dal 16 luglio, con la scena del crimine. Questo passaggio cruciale nella fase d’indagine ha rafforzato la posizione della procura, che cerca di fare chiarezza su un episodio tanto complesso quanto tragico.
L’incidente probatorio, svolto in via del Ciclamino, si è protratto dalle 15 fino a quasi le 22. Il perito del Tribunale di Rimini ha esaminato le riprese della telecamera della farmacia San Martino, progettando una comparazione tra i volti delle persone registrate e l’unico indagato, Luis Dassilva. Accanto a lui, anche Emanuele Neri, residente nel condominio, ha fatto parte dell’analisi. È emerso che le immagini catturate dalla ‘cam3’ della farmacia hanno registrato il passaggio di entrambi, situando così Dassilva in un contesto mai tralasciato dagli inquirenti.
Luis Dassilva è l’unico indagato in questo caso e, per lui, il 16 luglio rappresenta il giorno in cui è stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare. La richiesta del gip, Vinicio Cantarini, di condurre un incidente probatorio era stata preparata per identificare con certezza l’individuo immortalato in video, noto come “ignoto1”. L’approccio cauteloso degli inquirenti rimane comunque presente, sottolineando che il focus resta sulla ricerca della verità.
Una motivazione chiara ha sorretto la decisione di svolgere l’incidente probatorio: chiarire il dubbio riguardo l’identità di “ignoto1”. Già durante l’esperimento, alcuni elementi sono stati considerati significativi, dato che il consulente tecnico ha sottolineato che la tonalità della pelle è fondamentale per distinguere tra i soggetti. Gli esperti hanno osservato che la carnagione scura di Dassilva sembrerebbe sovrapponibile alla figura catturata dalla telecamera, mentre Emanuele Neri potrebbe essere scartato come sospettato.
Le conclusioni ufficiali non sono ancora disponibili, ma per il 28 aprile è attesa una relazione dettagliata che faciliterà la discussione tra le parti. Durante l’incidente abitualmente si è valutato anche un intervento dei legali di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, che hanno chiesto di integrare le analisi visive includendo le immagini risalenti a un periodo precedente.
Riguardo alle dichiarazioni dell’avvocato di parte civile, Monica Lunedei, emerge chiaramente che c’è una certa fiducia nei risultati emersi dall’incidente probatorio. Lunedei ha affermato che l’esperimento ha contribuito a rafforzare la loro posizione, confermando che la figura di “ignoto1” non possa essere Neri a causa delle patologie cromatiche evidenti. La speranza è che le analisi tecniche possano portare a chiarificazioni importanti.
Dal canto suo, la difesa di Dassilva ha preso appunti sul processo e i periti coinvolti hanno richiesto tempo necessario per elaborare e comparare le prove. Viste le dimensioni del materiale da esaminare, l’operazione non può considerarsi immediata. Gli avvocati Guidi e Fabbri hanno ribadito che l’analisi delle immagini sarà di vitale importanza nel delineare il profilo investigativo e chiarire eventuali malintesi.
La tensione resta alta per tutta la comunità riminese, mentre la ricerca di verità e giustizia continua a muoversi su un campo difficile e intricato, segnato da eventi tragici e da una rete di indagini in corso.
La missione umanitaria di Cute Project in Uganda ha curato oltre 170 pazienti, inclusi molti…
Un uomo di 35 anni è stato arrestato a Soave dopo aver aggredito la compagna…
La salute del Papa è stabile e rassicurante, con un risveglio sereno al Vaticano. Dopo…
Un uomo di 50 anni arrestato per aver aggredito un'anziana a Napoli, tentando di rapinarla.…
La Polizia di Stato di Milano arresta due marocchini con 240 chili di hashish, scoprendo…
L'omicidio di Jhoanna Nataly Quintanilla, scomparsa a gennaio, coinvolge Pablo Gonzalez Rivas, arrestato per omicidio.…