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Roberto Bolle festeggia 50 anni: riflessioni sulla danza e la vita privata

Roberto Bolle ha dedicato la propria esistenza all’arte della danza. Nel 2025, il celebre ballerino compie cinquant’anni, un traguardo che segna un percorso straordinario costellato di successi, incontri con figure illustri come reali e papi, e una continua ricerca di innovazione. La sua carriera ha incantato il pubblico di tutto il mondo, grazie a una passione che lo ha guidato fin da giovanissimo.

Nascita e primi passi nella danza

Nato a Casale Monferrato nel 1975, Bolle ha scoperto la danza all’età di sette anni. «Mi divertiva danzare in maniera più scatenata, come può farlo un ragazzino», ha affermato. Col tempo, ha iniziato a comprendere le rigide regole della danza accademica. Con il supporto della sua famiglia, il padre carrozziere e la madre contabile, ha lasciato la sua casa a soli 12 anni per trasferirsi a Milano e frequentare l’Accademia del Teatro alla Scala. Questo distacco, sebbene difficile, si è rivelato fondamentale per realizzare il suo sogno.

Incontro con Rudolf Nureyev

La carriera di Bolle ha preso una piega decisiva quando il leggendario Rudolf Nureyev lo ha notato durante una lezione alla sbarra, riconoscendo il suo straordinario talento. Nureyev ha cercato di coinvolgerlo in un progetto di grande prestigio, ma la Scala ha negato l’opportunità a causa della sua giovane età. «Avevo 15 anni e pensavo di aver perso la mia unica chance», ha ricordato. Tuttavia, il destino aveva in serbo per lui altre possibilità.

Il debutto e il successo internazionale

A vent’anni, Bolle ha debuttato come protagonista nel balletto Romeo e Giulietta, e l’anno successivo è diventato Primo Ballerino. La sua carriera ha spiccato il volo, portandolo a calcare i palcoscenici di teatri illustri come La Scala, l’Opéra di Parigi, il Mariinskij di San Pietroburgo e il Bol’šoj di Mosca. A 22 anni, ha danzato per la famiglia reale britannica, conquistando l’ammirazione di Lady Diana e della Principessa Margaret. Nel 2002, ha partecipato alle celebrazioni del Giubileo d’Oro della Regina Elisabetta II, un evento trasmesso in tutto il mondo. La sua consacrazione definitiva è arrivata nel 2004, quando è stato nominato Étoile della Scala. Nel 2007, ha affiancato Alessandra Ferri nel suo tour d’addio, consolidando la sua fama a livello internazionale.

Collaborazioni e riconoscimenti

La carriera di Roberto Bolle è stata caratterizzata da collaborazioni con i più grandi coreografi contemporanei, da Nacho Duato a William Forsythe, da John Neumeier a Christopher Wheeldon. Ha saputo reinterpretare i classici e affrontare il repertorio moderno con grande versatilità. Nel 2019, ha ricevuto il titolo di Cavaliere della Legion d’Onore in Francia, mentre in Italia è stato insignito dell’Ordine al Merito della Repubblica. «Voglio personaggi che hanno profondità, colori diversi, che un ragazzo di vent’anni non può dare», ha dichiarato, evidenziando come la maturità abbia arricchito la sua interpretazione artistica.

La danza in spazi inaspettati

Roberto Bolle non si è limitato ai grandi palcoscenici, portando la danza in spazi inaspettati attraverso il gala Bolle and Friends. Ha esibito il suo talento in piazze, siti archeologici e sagrati di cattedrali in città come Napoli, Roma, Firenze e Milano, trasformando ogni spettacolo in un evento unico. Inoltre, ha creato il programma televisivo Danza con me su Rai1, avvicinando il grande pubblico alla danza. «La danza è per tutti. È emozione, è racconto, non deve essere chiusa nei teatri», ha affermato.

Progetti futuri e impegno sociale

Oggi, Bolle guarda al futuro con nuovi progetti attraverso la sua Fondazione, che porta la danza in contesti insoliti come carceri, ospedali e scuole. «Partirà un’iniziativa nel carcere minorile Beccaria di Milano: faremo delle lezioni di street dance, afro e hip hop, una volta alla settimana. Abbiamo già fatto un primo incontro e una dimostrazione ed è piaciuto molto», ha spiegato. Inoltre, mira a lanciare un programma di educazione alla danza nelle scuole, sottolineando il suo impegno non solo artistico, ma anche sociale.

Vita privata e prospettive personali

Fuori dal palcoscenico, Roberto Bolle mantiene un profilo riservato. «Lo spazio che va oltre il palco, quando il sipario si chiude, per me è molto importante, personale e assolutamente privato». Si vocifera da tempo di una relazione con lo stilista Daniel Lee, ma non ci sono conferme ufficiali. Riguardo alla possibilità di avere figli, ha dichiarato: «Non mi dispiace non avere figli. Capisco la bellezza e il valore di avere dei figli, però bisogna sentirlo come qualcosa che ti appartiene. La mia famiglia di origine è sempre stata un punto di riferimento importantissimo e lo è tuttora». Bolle sembra aperto a nuove esperienze nella sua vita personale nei prossimi anni, mentre continua a brillare nel mondo della danza.

Stefania Librario

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