Si continua a parlare di chi sarà il conduttore del Festival di Sanremo 2025 dopo l’addio annunciato di Amadeus che ha firmato con Discovery per passare a Nove.
Tra i tanti nomi fatti quello più ricorrente, almeno nell’ultimo periodo, è quello di Gerry Scotti. Il conduttore sembra davvero tra i papabili per la kermesse della musica italiana.
Sarebbe poi una grande novità visto che Gerry non ha mai condotto la manifestazione canora, in grado di poter dare un taglio differente. Di fatto si tratterebbe di una scelta in linea con quella di Amadeus, perché i due hanno un passato molto simile. Anche Gerry ha iniziato la sua carriera come presentatore radiofonico, precisamente a Radio Hinterland Milano2.
Un percorso che l’ha portato poi a Radio Deejay chiamato direttamente da Claudio Cecchetto, cosa che aveva fatto anche Ama e che l’aveva portato alla notorietà. Insomma anche Scotti è un uomo che con la musica ha molto a spartire anche se chi non conosce il suo passato non lo direbbe. Insomma saprebbe far tutto grazie alla sua grande conoscenza, un perfetto direttore artistico e su questo è stato anche intervistato. Andiamo a leggere le sue parole più da vicino.
Gerry Scotti è protagonista di un grande momento su Canale 5, quello del ritorno de La Ruota della Fortuna che dopo la prima puntata di ieri ha riscosso subito grandi consensi. Un omaggio a un grande di Sanremo come Mike Bongiorno nel centenario della sua nascita.
E proprio Mike, uno dei grandi conduttori della kermesse, aveva parlato di Gerry come suo erede. Proprio per questo sarebbe ancora molto più particolare vederlo molto presto sul palcoscenico del Teatro Ariston.
A TvBlog ha sottolineato lo stesso Scotti: “Mediaset mi ha detto che posso fare tranquillamente il Festival di Sanremo. Perché quando ci sarà una proposta seria il mio editore nella sua persona di Piersilvio Berlusconi, mi ha già detto che in quel caso mi darebbe il permesso sicuramente. Il fatto è che finora non ho mai ricevuto una proposta seria, quindi non ho mai dovuto chiedere il permesso. Sul tempo che mi sono dato? Vianello l’ha condotto a 76 anni, quindi c’è tempo”.
E la speranza è che davvero Gerry abbia questa possibilità già nel corso della prossima edizione permettendogli dunque di trovare il modo di togliersi una delle poche soddisfazioni che ancora non è riuscito a raggiungere nella sua vita professionale.
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