Un’importante mobilitazione si prepara a coinvolgere i magistrati italiani giovedì, quando da nord a sud, si incroceranno le braccia per difendere il principio della Costituzione. Questo sciopero è stato indetto dall’Associazione Nazionale Magistrati e segna un momento cruciale nell’attuale dibattito politico e giuridico, specialmente alla luce della recente approvazione in prima lettura della riforma sulla separazione delle carriere. Adesso, la proposta è in fase di esame presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato, suscitando profondi dibattiti all’interno del mondo della giustizia.
Le ragioni del no alla riforma
Relativamente alla riforma della separazione delle carriere, i magistrati prevedono di spiegare ai cittadini le loro motivazioni. Con le coccarde tricolori sulle toghe e una copia della Costituzione tra le mani, intendono sottolineare l’importanza di mantenere un equilibrio tra le varie funzioni della magistratura. Rocco Maruotti, neosegretario generale dell’Anm, ha chiarito che non si tratta soltanto di un giorno di astensione dal lavoro; sarà anche un’opportunità per incontrare i cittadini e discutere direttamente delle problematiche legate alla giustizia.
L’appello del Presidente della Repubblica
Nella vigilia dello sciopero, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indirizzato un importante messaggio al Consiglio Superiore della Magistratura . Durante un incontro con il plenum del Csm, il capo dello Stato ha sottolineato l’urgenza di prendere decisioni tempestive e mirate, affinché le istituzioni possano mantenere un rapporto sereno tra di loro. Ha espresso il desiderio che il Csm operi in modo rapido, assicurando al contempo l’indipendenza della magistratura, un principio fondamentale nella democrazia italiana.
Iniziative e eventi in tutte le città
Domani, sono previsti numerosi eventi nelle diverse città italiane, con il punto centrale della manifestazione a Roma. Tra le attività programmate figura un flash mob sulla scalinata della Corte di Cassazione, dove i magistrati vestiranno la tradizionale toga abbellita dalla coccarda tricolore e esporranno una copia della Carta Costituzionale. Dopo questa prima fase, il programma prevede un’assemblea pubblica al cinema Adriano, di fronte al Palazzo della Corte, aperta a tutti i cittadini.
Durante il raduno, i vertici dell’Anm, insieme ad altri relatori, tra cui il presidente dell’associazione Cesare Parodi, il segretario Rocco Maruotti e il vicepresidente Marcello De Chiara, si alterneranno nel discutere temi di rilevanza giuridica e sociale. La presenza di ospiti di spicco come lo scrittore Gianrico Carofiglio e l’ex presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia arricchirà ulteriormente il dibattito, offrendo una varietà di prospettive sulla questione attuale.
Un evento di questa portata non solo evidenzia la forte coesione all’interno del corpo giudiziario, ma anche un desiderio di dialogo aperto con la società civile. La riforma delle carriere è un tema delicato che merita un’accurata riflessione da parte di tutti gli attori coinvolti nel sistema giuridico italiano.
