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Il triste racconto di Marco Columbro dopo l’ictus: “In tv mai più chiamato”

Tutti ci ricordiamo Marco Columbro, attore e conduttore molto in voga negli anni novanta poi misteriosamente sparito in seguito a un ictus. 

L’uomo è tornato a parlare e l’ha fatto per esprimere il suo dissenso dopo le difficoltà che ha dovuto affrontare nella sua vita.

Nato a Viareggio il 28 giugno del 1950 era diventato personaggio straordinario negli anni ottanta/novanta con tanti ruoli passati alla storia come per esempio quello da protagonista nella serie tv per ragazzi Caro Maestro. Ma ancora tanto teatro e le conduzioni di programmi da Fantastico a Tra moglie e marito, da Buona Domenica a Paperissima, da Bellezze al Bagno a tanti altri spaccati interessanti.

Il 7 dicembre del 2001 è stato colpito da un aneurisma cerebrale mentre era in visita al monastero tibetano Samteng Ling di Graglia in provincia di Biella. Questo lo manda in coma, passerà un mese all’ospedale di Novara.

Dopo essersi ripreso nell’autunno del 2002 guida Paperissima al fianco di Natalia Estrada ed è protagonista della situation comedy Ugo. Piano piano però sparisce dal piccolo schermo per diventare prevalentemente attore di teatro. Non tutti sanno però cosa ha dovuto affrontare l’artista in quegli anni. Andiamo a scoprirlo.

Le parole di Marco Columbro

Marco Columbro ora ha 73 anni e soprattutto tanto dispiacere per come sono andate le cose negli ultimi anni. Successi e delusioni li ha raccontati ai microfoni di Repubblica, specificando alcuni aspetti molto importanti della sua vita oltre che della sua carriera.

marco columbro dice la sua
Parla Marco Columbro (ANSA) Bajo.it

Ha spiegato: “Si vede che doveva andare in questo modo. Un anno di assenza mi ha fatto percepire come se fossi morto, anche se non lo ero affatto e per fortuna non lo sono ancora. Da cinque anni conduco un programma che si chiama Leader, sull’emittente Business 24. Intervisto imprenditori. A Natale poi uscirà il mio libro, Il risveglio di Parsifal, frutto di ben 45 anni di ricerca spirituale contro dogmatismo e fideismo”.

Sulla gente però non ha dubbi: “Mi fermano ancora per strada, mi vogliono molto bene e pure questo me lo spiego fino a un certo punto, visto tutto il tempo che è passato. L’affetto di queste persone mi fa capire che ho fatto un buon lavoro”.

Tra le persone di cui ha parlato con affetto Marco c’è sicuramente Silvio Berlusconi:Siamo stati amici fraterni e ripenso a lui con gioia. Nei momenti più difficili mi aiutò molto, ma non è bastato per farmi tornare in onda. Lui aveva ormai altre priorità, soprattutto la politica. Ma so che ci provò e ci sono altre cose che non è opportuno dire”.